Forti guadagni a Wall Street, Powell annuncia piccoli aumenti dei tassi
szef Federale ha annunciato un rallentamento del ritmo degli aumenti dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che ha causato euforia a Wall Street. Notizie positive per le Borse arrivano anche da Europa e Cina.
Il Nasdaq ha guadagnato quasi il +5% dopo il discorso di Powell
Il momento di rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi potrebbe arrivare già alla riunione di dicembre, ha dichiarato mercoledì il presidente della Fed Jerome Powell. Gli indici statunitensi, che avevano oscillato sui livelli dalla chiusura del giorno precedente fino all'apparizione pubblica di Powell, sono saliti bruscamente. Infine, ieri il DJIA ha guadagnato il 2,18%. fino a 34589,77 punti e si è trovata a livelli che non si vedevano dall'aprile di quest'anno. L'indice S&P 500 ha guadagnato il 3,09%. fino a 4080,11 punti e chiuso al livello più alto da settembre. tecnologico Nasdaq tuttavia, è aumentato del 4,41%. fino a 11468 punti ed è a un passo dal rompere il picco locale della prima metà di novembre.
Gli aumenti di mercoledì hanno modificato in modo significativo l'equilibrio di potere sul grafico giornaliero US500. Dopo aver infranto i massimi locali di novembre, il grafico era al livello della linea ribassista degli 11 mesi ed è in un'ottima posizione di partenza per attaccare questa barriera di offerta. In tal caso, l'obiettivo per i rialzisti sarà il picco festivo a 4325,20 punti.
Le parole di Powell sono in linea con i dati leggermente peggiori del previsto dal mercato del lavoro statunitense pubblicati ieri. Secondo il rapporto ADP, a novembre l'occupazione nel settore privato è aumentata di 127 unità, mentre il consenso del mercato ipotizzava un aumento di 200 unità. Ciò dimostra che gli aumenti dei tassi di interesse finora hanno un impatto reale sul rallentamento economico, che consentirà un'ulteriore riduzione dell'inflazione negli Stati Uniti.
Anche l'Europa è ottimista
Segnali ottimistici per i mercati azionari arrivano non solo dagli Stati Uniti, ma anche da Europa e Cina. Pubblicato martedì e mercoledì dati sull'inflazione dall'Europa suggeriscono che entrambe le maggiori economie europee, così come l'intera area dell'euro, hanno superato il picco dell'inflazione. Sebbene ciò non influirà sulla decisione di dicembre della BCE, e quindi i tassi di interesse aumenteranno probabilmente di 50 punti base, ci consente di prevedere un ulteriore calo dell'inflazione nel 2023, e quindi tassi di interesse più bassi nell'area dell'euro.
Dalla Cina, invece, giungono sempre più nuovi segnali che indicano un lento cambiamento nell'approccio delle autorità locali alla politica zero-COVID. Ciò rafforza le aspettative del mercato per un allontanamento da questa politica nel 2023, che, insieme alle azioni previste anche per sostenere l'indebolimento della crescita economica in Cina, dovrebbe essere un impulso positivo per i mercati.