Bitcoin è una proprietà. Nuova legge in Gran Bretagna.
Le normative legali in materia di criptovaluta hanno folle di sostenitori e oppositori. Le opinioni sulla normalizzazione in questioni legali sono generalmente fortemente divise, il che spesso porta all'abbandono di questo argomento. Pochi paesi cercano di regolamentare questo mercato, anche alcuni problemi nei loro sistemi legali. Uno di questi paesi è la Gran Bretagna, che ha riconosciuto nei giorni scorsi Bitcoin per proprietà.
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Potenziale in tecnologia
I paesi che regolano intensamente (in modo positivo) le questioni relative alle criptovalute, si concentrano in larga misura sulla possibilità di adattare non solo la tecnologia blockchain ai loro sistemi. Si tratta di un via libera contrattuale che consente l'utilizzo di asset digitali per i pagamenti, l'emissione di token da parte delle aziende (come nuove modalità di finanziamento delle attività - "Pseudo azioni"). In una parola, introducendo Bitcoin, il concetto di proprietà, nel concetto legale, ne consente l'ulteriore sviluppo.
Legge flessibile
Il riconoscimento di Bitcoin è dovuto a una dichiarazione speciale del panel presieduta dal giudice della Corte suprema Sir Geoffrey Vos. Nelle sue conclusioni ha incluso una traduzione che afferma che le criptovalute e i token hanno tutte le caratteristiche della proprietà. Qualsiasi altro problema come il decentramento del sistema o l'intangibilità immateriale non esclude le risorse digitali da problemi di proprietà.
Cosa dice il mondo legale? L'accoglienza della nuova legge è stata ampiamente accolta positivamente. Innanzitutto si parla della "plasticità" della legge britannica e dell'apertura a nuove soluzioni tecnologiche. Indubbiamente, questo è un passo legale significativo favorevole a Bitcoin.
Contratti intelligenti
I token, come nuove forme di emissione che sostituiscono i titoli in qualche modo classici, sono già creati dalle società. Grazie alla nuova legge, i metodi innovativi di finanziamento delle imprese saranno necessariamente soggetti a tutte le normative relative ai diritti di proprietà.
Attualmente, il mercato globale dei contratti digitali si sta sviluppando intensamente. Le prime stime delle sue dimensioni ipotizzano che in 2023 la capitalizzazione di questo mercato raggiunga il valore di circa 300 miliardi di dollari. Il Forum economico mondiale presenta stime leggermente diverse. Nelle loro previsioni fino a 2027, quasi 10% il PIL globale deve essere accumulato e archiviato in risorse digitali.